Autovie Venete e i mancati pagamenti
Le principali azioni messe in campo da Autovie Venete, in collaborazione con la Polizia Stradale, per la gestione del traffico sulla A4 e per il recupero dei “mancati pagamenti”, sono state illustrate oggi, a Trieste dal presidente della Concessionaria Maurizio Castagna e dal Direttore Centrale delle Specialità della Polizia di Stato Roberto Sgalla, affiancato dal Dirigente Superiore compartimento Polstrada Fvg Paolo Sartori, dalla Primo Dirigente Comp. Polizia Stradale Veneto Cinzia Ricciardi e dal Dirigente del Centro Operativo Autostradale di Udine Gianluca Romiti. Per Autovie Venete erano presenti anche il Direttore Sviluppo Organizzazione e Innovazione Aldo Berti e il Direttore d’Esercizio Davide Sartelli. Tutte le attività presentate fanno parte della convenzione quadro che regolamenta i rapporti fra concessionaria e Polizia Stradale, che è appena rinnovata: “Abbiamo introdotto – ha spiegato il presidente Castagna – nuove modalità di intervento finalizzate proprio a rendere più efficace la sinergia operativa: una diversa organizzazione delle pattuglie consentirà di averne di più a disposizione. Saranno 5 di giorno e 4 di notte (aumentabili nelle giornate di esodo) a cui si aggiungono 8 mezzi degli ausiliari al traffico”. Un software condiviso permetterà al Coa e al Centro Radio Informativo di Autovie di sapere chi, fisicamente, è in turno agevolando il contatto diretto con chi si trova su strada. E’ stata potenziata la Commissione Paritetica Autovie-Polstrada, un tavolo tecnico che si riunisce periodicamente per affrontare nel dettaglio problematiche e necessità di servizio, individuando tempestivamente eventuali correttivi se necessario. E’ stato rinnovato l’impegno alla fornitura, da parte della Concessionaria, di tutti gli strumenti più innovativi e moderni per svolgere l’attività di controllo. A queste misure si affiancano ulteriori interventi messi in atto dalla Concessionaria, che vanno dal potenziamento della segnaletica e dell’informazione alla riduzione dei tempi di intervento in caso di criticità, all’installazione di autovelox nel tratto interessato dai lavori: attualmente sono 11, di cui 1 in A23, e 10 in A4, cinque per ogni direzione di marcia. Ancora in fase di definizione, la possibilità di contingentamento o laminazione dei mezzi pesanti in particolari situazioni. Uno strumento, questo, che presenta luci e ombre, per questo lo stiamo ancora attentamente valutando: non bisogna sottovalutare, infatti, che per mantenere un minimo di fluidità il traffico non andrebbe mai bloccato, perché l’effetto accumulo, in questo modo, annulla gli iniziali benefici. “Per quanto riguarda, invece, il fenomeno dei mancati pagamenti – ha affermato Castagna – la collaborazione con la Polizia Stradale, anche in questo caso gestita attraverso un apposito accordo, ci consentirà di intervenire efficacemente su chi cerca di non pagare il pedaggio.
Nel 2017 il numero di rapporti emessi per mancato pagamento sono stati 105 mila 311 che per Autovie Venete ha significato un minor incasso di 679 mila 712 euro (65% di stranieri e 35% di italiani). Di questi, ne sono stati recuperati circa un 45% pari a 306 mila 347 euro.
Quindi i mancati pagamenti reali sono stati 51 mila 150 (lo 0,30 dei transiti) che per Autovie hanno significato quindi un minor ricavo per 373 mila 365 euro (80% stranieri e 20% italiani).